
SELVA
di Simone Proietti Marcellini
La città di Roma è in continua espansione, eppure, negli anni alcune zone non sono state inglobate dall’urbanizzazione; ciò ha provocato la nascita di residui urbani: piccoli terreni all’interno della città che non sono mai stati destinati né all’edificazione né costruzione di parchi.
Questi terreni sono diffusi secondo un ordine sparso e irregolare all’interno della città. Le sponde dei fiumi Tevere e Aniene, creano un ambiente favorevole per ospitare per questa tipologia di territorio, tanto ché, esplorando questi luoghi si ha la sensazione che sia presente una città rurale all’interno della città urbanizzata.
Il lavoro documenta queste esplorazioni penetrando attraverso le mura protettive del selvatico ed attraversando gli accessi a queste zone come se fossero veri e propri varchi cittadini, incontrando le abitazioni e raccogliendo le assenze degli abitanti.
L’obiettivo del progetto è quindi quello di delineare e raccontare come questi elementi si integrino e interagiscano in modo unico all’interno del contesto urbano di Roma, per raccontare questa città invisibile, effimera e in continuo cambiamento.



























